Corso Osservatore Tpm-Silvio Broli: “Mi auguro di trasmettere molto ai corsisti!”
Mancano soltanto 4 settimane al corso nazionale riconosciuto Coni per osservatore calcistico organizzato dalla Top Players Management e fervono i preparativi in vista di un evento che si presenta ai nastri di partenza nel migliore dei modi. Tra i vari ospiti che parteciperanno a questo corso non potevano non ricordare Silvio Broli, manager calcistico dal curriculum di tutto rispetto che può annoverare nella sua lunga carriera le esperienze nei settori giovanili di Mila, Cremonese e Brescia. Tanti i giovani talenti scoperti da Broli e tanti gli argomenti che si dovranno trattare durante lo svolgimento di questa manifestazione che si svolgerà dal 17 al 19 Aprile 2023 presso la sala conferenze dell’Hotel La Fenice di Belpasso in provincia di Catania.
Ecco l’intervista al manager Silvio Broli che ci ha parlato anche del suo intervento a questa
iniziativa:
Buongiorno Signor Broli, con la crisi che sta attraversando il nostro calcio quanto secondo lei è importante il ruolo del talent scout nelle società di calcio?
“Buongiorno a voi e grazie per l’invito…Direi fondamentale. Il “problema” e’ avere gente preparata ad andare sui campi, si dovrebbe investire di più sullo scouting sia in termini di formazione che in termini di investimento dei club, lo scout e’ spessissimo considerato come un “di più” spesso un “qualcuno” che anche se non c’è e’ lo stesso. Nulla di più errato.”
Tutt'oggi nonostante il trend per qualche club di casa nostra si stia invertendo resta ancora abissale la differenza tra la Serie A ed i maggiori campionati europei, uno tra tutti la Premier... quanto secondo lei c'è ancora da lavorare per tornare ai vertici del calcio europeo per le squadre italiane?
“Parecchio per non dire tantissimo. Sotto tutti i punti di vista. I nostri settori giovanili sono spesso, purtroppo, costellati di “dilettantismo” (nel senso che troppo spesso i club NON investono nel settore giovanile in termini di formazione, preferendo mettere in soldi nelle prime squadre).
Direi, in controcorrente, che l’Italia e’ stata ai vertici del calcio europeo non per pianificazione o lungimiranza bensì perché “spendeva” più degli altri, gli altri nel frattempo hanno organizzato e investito, NON speso (e c’è una bella differenza fra costo e investimento) e oggi raccolgono i risultati. Basti pensare all’Arsenal. Inoltre “lasciamo andare” i tecnici migliori emergenti (in testa metterei De Zerbi), in Italia giudicato a gran torto “troppo rischioso”.
Tante le tappe di prestigio nella sua lunga carriera, dai tanti anni passati al Milan fino all'esperienza con la Cremonese, senza dimenticare quella altrettanto importante con il Brescia ed in altre realtà...dove secondo lei c'è stata la possibilità di lavorare meglio sui giovani?
“Sarebbe semplice per me dire Milan, li sicuramente ho avuto più possibilità di “investire” grazie ad un club fra i 10 club più importanti al mondo. Felicioli, Pobega, Donnarumma, Crociata, Vido, Colombo, Maggiore, Capanni, fra quelli selezionati ma anche quelli con i quali ho avuto la possibilità di lavorare come Locatelli, Zanellato, Calabria, Cutrone, Brescianini. Ma penso che lavorare con “meno” disponibilità su un territorio importante e “generoso” di calciatori come Brescia sia stata una esperienza fondamentale. Giocatori di Brescia ma con possibilità grazie al mio “presidente” Fabio Corioni (pres del settore giovanile e figlio di presidente gino) che mi ha sempre lasciato carta bianca anche per prendere giocatori da fuori (Cragno, Rispoli, Falasco per fare qualche nome) e con uno staff di persone disponibile e di grandissima passione al mio fianco. Lo staff, le PERSONE sono state fondamentali per me, sia al Brescia come al Milan e anche alla cremonese dove ho incontrato, nel mio settore uomini di grande spessore umano come Fabrizio Urmi (per citarne uno per tutti) con le quali abbiamo selezionato giocatori importanti con grandissimi margini di
miglioramento “lottando” con colossi come Milan, Inter, Atalanta che potevano anticipare solo lavorando con passione e arrivando prima di loro.
Avere persone che credono in te e lavorano con te e non per te ritengo sia fondamentale, ognuno con le proprie competenze e peculiarità’, più che un gruppo ho sempre avuto la fortuna di avere a disposizione delle vere e proprie squadre fatte di PERSONE vere.”
Tra le interessanti iniziative del momento c'è sicuramente il Corso Nazionale per Osservatore Calcistico riconosciuto Coni organizzato dalla Top Players Management nel mese di Aprile...per lei che sarà un ospite di questo evento può anticiparci quali saranno gli argomenti trattati?
“Ringrazio top players management per la considerazione e stima dimostrata che mi auguro di poter meritare.
Parleremo di giocatori precoci e giocatori di prospettiva, di cosa guardare in un giocatore e cosa significa giocatore “bravo”…per chi è per cosa si osserva un giocatore, mi auguro di poter lasciare qualche input importante a chi avrò il privilegio di incontrare in questo corso patrocinato dal Coni in collaborazione con l’ente di promozione sportiva Csain.”
Per un ruolo affascinante ma sicuramente difficile da interpretare come quello dell'Osservatore Calcistico quali consigli darebbe a tutti coloro che vogliono affacciarsi a questa attività?
“Mi viene una frase così di impeto:
“stay hungry stay foolish” di avere sempre “fame” e di poter “vedere oltre”, di non fermarsi a ciò che tutti vedono ma di essere “oltre le apparenze”…troppo spesso si vede ciò che è ovvio e ci si riconduce a stereotipi qualunquisti…
Sono troppo “spinto” forse ma d’altro canto l’osservatore può’ cambiare la vita di tanti ragazzi, dobbiamo avere qualcosa in più degli altri… non credete anche voi!?”
Legadellemaglie.com sarà partner dell'evento organizzato dalla TOP PLAYERS MANAGEMENT nei giorni 11, 12 e 13 aprile 2022 presso la sala conferenze di Torre Del Grifo (Catania).